Il nuovo brevetto della cinese QJMotor rompe le convenzioni di definizione dei motori in base al numero di cilindri. Sebbene il motore abbia solo un cilindro “attivo”, è progettato come un bicilindrico a V, con un secondo cilindro e pistone impiegati esclusivamente come controbilanciatore. Questa configurazione unica sfida le tradizionali classificazioni di motori singoli, gemelli, tripli e quattro, aprendo la strada a nuove interpretazioni e innovazioni nel settore automobilistico.
QJMotor sta brevettando un motore che ha un solo cilindro attivo ma è progettato come un bicilindrico a V
L’idea di trasformare un bicilindrico a V in un singolo non è nuova nel mondo delle moto. Negli anni ’90, la Ducati ha introdotto la sua Supermono, derivata dal taglio del cilindro posteriore del suo bicilindrico a V Desmoquattro. Pur mantenendo l’architettura a V del motore e la biella posteriore, Ducati ha utilizzato un collegamento oscillante appesantito per bilanciare la massa del pistone mancante, consentendo al motore di raggiungere velocità più elevate e produrre più potenza. Questa soluzione ha dimostrato l’efficacia di adattare un design esistente per ottenere prestazioni ottimali in una nuova configurazione.
Interessante come la QJMotor stia esplorando un concetto simile, ma con una nuova interpretazione. Il posizionamento del secondo cilindro inattivo a 90 gradi rispetto a quello principale potrebbe offrire vantaggi in termini di equilibrio e riduzione delle vibrazioni, pur mantenendo la compattezza del motore. Tuttavia, come sottolineato da Ducati, è importante considerare l’effetto sull’attrito e sulle prestazioni complessive del motore. Sarebbe interessante vedere come questa nuova configurazione si traduce in termini di efficienza e prestazioni nel mondo reale.
Interessante notare come la QJMotor stia progettando il secondo cilindro come un bilanciatore per ridurre le vibrazioni, mantenendo nel contempo il motore compatto e sigillato. L’approccio di utilizzare un alesaggio più piccolo e un pistone zavorrato sembra essere una soluzione intelligente per garantire che il secondo cilindro non contribuisca in modo significativo alla combustione del carburante, riducendo così l’attrito e ottimizzando l’efficienza complessiva del motore. Questo design potrebbe offrire una combinazione unica di equilibrio e compattezza, con potenziali vantaggi in termini di prestazioni e comfort di guida.
Sarà interessante vedere come questo innovativo motore sarà implementato nelle motociclette e come si comporterà in termini di prestazioni, efficienza e affidabilità sulle strade. L’idea di utilizzare un cilindro bilanciatore inattivo per ridurre le vibrazioni potrebbe portare a una guida più fluida e confortevole, soprattutto su lunghe distanze. Tuttavia, sarà importante valutare attentamente come questa soluzione influenzerà le caratteristiche di guida complessive delle motociclette e se porterà a vantaggi significativi rispetto ai motori tradizionali. Solo il tempo e la sperimentazione sul campo ci diranno se questa innovazione si rivelerà un successo o meno.