F1, I compiti del Direttore di gara Michael Masi e i cambiamenti per il 2022

La FIA e la F1 si apprestano ad apportare importanti cambiamenti per permettere a Michael Masi una direzione gara all’altezza del Circus.

Michael Masi e la Direzione gara in F1

La Direzione gara di un Gran Premio di Formula 1 – foto: fia.com

Il problema non è Michael Masi. E’ quello che pensiamo ed è quello che abbiamo sostenuto dopo i fatti di Abu Dhabi, teatro del tanto discusso ultimo Gran Premio della stagione 2021.

In quell’occasione abbiamo assistito ad uno spettacolo non certo all’altezza di una disciplina sportiva di così alto livello come la Formula 1. Ci riferiamo in particolare alle comunicazioni tra i Team Principal e la Direzione Gara, mentre il Gran Premio si stava correndo.

Facciamo però un passo indietro e chiariamo quali siano i compiti e le responsabilità del Direttore di Gara Michael Masi e quali invece quelle dei quattro steward e dei commissari in pista.

Masi, durante tutto il fine settimana di un Gran Premio di Formula 1, è il responsabile della direzione gara: decide in prima persona se sia necessario interrompere le attività in pista con una bandiera rossa, sia durante una sessione di prove libere, di qualifiche oppure in gara.

Inoltra governa l’attivazione della Virtual Safety Car e l’ingresso della Safety Car. Il Direttore di Gara prende anche decisioni su questioni come il mancato rispetto dei track limits e la conseguente esposizione di un’eventuale bandiera bianco-nera.

E’ delegato ai quattro steward che affiancano Masi in Direzione gara il compito di pronunciarsi sulle sanzioni ai piloti (es. 5/10 secondi di penalità, drive through, etc…) oppure ai team. Questo pool di steward è composto da 4 persone tra cui una solitamente è un ex pilota.

Quello che solitamente succede in Direzione gara è che Masi fa la segnalazione di un episodio – sia esso una manovra dubbia, un contatto, un incidente, etc… – ai 4 commissari. La prima cosa che devono decidere è se tale episodio è degno di indagine oppure no. Se sì, parte una “indagine completa” che può concludersi con una sanzione o meno. Se no, i piloti coinvolti non incorreranno in alcuna sanzione. In tutti i casi, parte anche una comunicazione verso i Team che sono messi al corrente di tutto, sia di una segnalazione che anche di un’indagine in corso che di eventuali sanzioni da scontare e in che tempi.

Altri compiti “meno delicati” del Direttore di gara riguardano le comunicazioni ai responsabili dei commissari di pista: questo avviene tramite una figura preposta, il direttore dell’evento, che è il massimo funzionario locale e varia da circuito a circuito. Infine Masi ha la delega alla sicurezza e riesamina, dopo ogni weekend di gara, tutte le attività svolte in modo da fornire suggerimenti su come migliorare quanto fatto durante tutto l’evento.

Cosa non ha funzionato lo scorso anno?
Nel 2021, così come però anche negli anni scorsi, ciò che principalmente non ha funzionato sono tre aspetti: (1) i continui cambiamenti dei 4 steward che affiancano Michael Masi e fanno parte della Direzione gara; (2) le comunicazioni tra i team principal e la Direzione Gara stessa, mentre l’evento è in corso; (3) la mancanza di un’uniformità di giudizio nel corso della stagione.

Cosa occorre migliorare?
I vertici della FIA e della Formula 1 sono al lavoro per trovare la miglior soluzione ai tre noti problemi. Il nuovo Presidente della Federazione, Mohammed Ben Sulayem, e il CEO del Circus Stefano Domenicali hanno avuto recentemente un meeting dove, tra le altre cose, hanno affrontato anche questo importante tema.

Sul tavolo c’è una proposta che prevederebbe una sorta di VAR Room composta dal Direttore di gara e da cinque commissari permanenti, due dei quali ex-piloti. Allo studio anche un nuovo e aggiornato “RuleBook” con regole precise e sanzioni da applicare in caso di infrazione. E’ opinione comune che ci dovrà essere una uniformità di giudizio, lungo tutto l’arco della stagione e la commissione giudicante permanente è il primo step per raggiungere tale obiettivo.

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