F1, A Monza una McLaren dominante fa bottino pieno nel centro gruppo

Monza, emozione unica. Uno slogan che tante volte abbiamo sentito nel corso degli anni e che possiamo confermare dopo un Gran Premio che, seppur in maniera contingentata, ha fatto tornare il delirio sulle tribune brianzole. A dominare la gara è stata una McLaren che dopo 9 anni è tornata sul gradino più alto del podio. Una scuderia che in questa prima parte di stagione abbiamo spesso identificato come leader del midfield, ma che in quel di Monza si è imposta sull’intera griglia. Tutto questo lo ha fatto non solo battendo i tre top team, ma anche a discapito di un centro gruppo di tutt’altra faccia rispetto alle monoposto color papaya. Infatti le scuderia che siamo soliti a definire come quelle di seconda fascia, hanno accusato diverse difficoltà nel corso delle giornate monzesi.

Quello del team di Zak Brown e Andreas Seidl, è un successo che non proviene dalla casualità, bensì un risultato costruito nel corso del fine settimana. Il nuovo format, sperimentato per la seconda volta a Monza, raccoglie scettici ed entusiasti, ma anche la certezza che ogni giornata in pista porta con sé un momento decisivo. La costanza e la solidità sono quindi dei fattori chiave per la disputa di un fine settimana volto alla concretezza e la McLaren a Monza ne è stata l’emblema. Le buone prospettive sulla velocità che avrebbero potuto esprimere è stata subito confermata nelle qualifiche del venerdì, quando Daniel Ricciardo e Lando Norris hanno monopolizzato la seconda fila della griglia della gara sprint.

Una sprint qualifying che ha potuto offrire degli spunti importanti in vista del GP, una su tutte la gestione del passo da parte di Norris che nei 18 giri del sabato, non si era mai fatto insidiare da un Lewis Hamilton che non ha potuto fare altro che inseguire. Segnali che in gara sono emersi sin da subito, quando Ricciardo dopo una super partenza che gli ha permesso di guadagnarsi la leadership, ha inanellato una serie di giri che non hanno permesso a Max Verstappen di affondare una staccata. Quello dell’australiano possiamo definirlo come il riscatto di Monza; la risposta ad un inizio di stagione in cui lo scoglio del feeling con la MCL35M si è fatto sentire in maniera quasi costante fino alla pausa estiva. La tripletta di fine estate, si è rivelata l’inizio di una parabola ascendente culminata con la shoey sul podio del Tempio della Velocità.

La risposta ad una McLaren così brillante non è arrivata da parte delle squadre di centro griglia. Eppure l’Aston Martin, agli esordi del weekend, qualcosa di interessante l’aveva mostrato. Infatti il team capitanato da Mr. Stroll aveva lasciato presagire ad un veloce adattamento al circuito monzese da parte della monoposto. La velocità espressa nel primo pomeriggio del venerdì non è stata confermata al tramonto, con la qualifica che ha visto la doppia esclusione dal Q3. In regime di gara sprint è stato poi un testa a testa con l’Alpine. C’è però la soddisfazione legata al piazzamento di Lance Stroll, che ha concluso il fine settimana alle spalle della Ferrari di Sainz. Per Sebastian Vettel invece, una gara compromessa in buona parte dai contatti in pista, che hanno fatto si che la sua vettura perdesse importanti punti di carico, sull’ala anteriore e sul fondo, riflettendosi sul suo passo gara.

Pur avendo disputato un fine settimana in cui le performance non sono state così rilevanti, la doppia chiusura in top ten ha permesso all’Alpine di lasciare Monza guardando positivamente all’immediato futuro. Fiducia che resta alta anche grazie a ciò che era stato raccolto prima della tappa in Italia. Le vetture che portano i colori transalpini avevano faticato ancor di più dei rivali dell’Aston, con la doppia esclusione dall’ultima fase delle qualifiche, alle spalle anche delle due vetture inglesi. Le parole di Fernando Alonso nel post gara, riassumono con chiarezza il quadro del fine settimana brianzolo. “Penso che abbiamo massimizzato il nostro potenziale, è stata una gara in solitaria per me, ma entrambe le macchine a punti sono un buon risultato per il team…”.

Per l’AlphaTauri è stata una domenica di tutt’altra faccia rispetto a quella di un anno fa. La scuderia faentina infatti lascia Monza con due monoposto che alla bandiera a scacchi non ci sono arrivate. L’inizio del fine settimana aveva però parlato tutt’altra lingua, soprattutto dal lato box di Pierre Gasly, che al venerdì aveva mostrato la velocità e costanza a cui ci ha abituato. La qualifica sprint è stata per il francese la palla di rottura che ha demolito il suo fine settimana, con il contatto in prima variante che ha provocato il botto alla curva di Biassono. Alla partenza dal fondo dopo la sesta casella conquistata al venerdì, si è aggiunta la noia tecnica che lo ha costretto al ritiro dopo sole tre tornate. Deluso il francese, soprattutto visto l’inizio di weekend che ha definito brillante. Problema meccanico che ha colpito anche Yuki Tsunoda ancor prima del via, costringendolo al ritiro dopo i giri pre griglia.

Continua invece la solida cavalcata della Williams, che con il nono posto di George Russell, è sempre più leader del gruppetto di coda della griglia. Quello ottenuto a Monza è il terzo piazzamento a punti nelle ultime quattro gare. Il fatto che i risultati siano stati ottenuti su tracciati dalla conformazione non poco differente, è un segnale che conferma quanto sia consolidato il processo di crescita, un fattore incoraggiante che può fungere da base in ottica 2022. In casa Alfa Romeo Racing invece, l’incidente di cui si è reso protagonista Antonio Giovinazzi alla Variante della Roggia, ha spezzato la striscia positiva intrapresa a Zandvoort e proseguita per gran parte del fine settimana di casa, fra qualifica e gara sprint.

Nel mondiale che esclude Mercedes, Red Bull e Ferrari dall’assegnazione dei punti, colpisce la risalita della Williams, pesante battuta d’arresto invece per l’AlphaTauri.

Classifica piloti

  1. Lando Norris McLaren 268
  2. Daniel Ricciardo McLaren 195
  3. Pierre Gasly AlphaTauri 155
  4. Fernando Alonso Alpine 143
  5. Esteban Ocon Alpine 128
  6. Lance Stroll Aston Martin 117
  7. Sebastian Vettel Aston Martin 96.5
  8. Yuki Tsunoda AlphaTauri 77.5
  9. George Russell Williams 60.5
  10. Kimi Raikkonen Alfa Romeo Racing 52
  11. Antonio Giovinazzi Alfa Romeo Racing 50
  12. Nicolas Latifi Williams 24
  13. Mick Schumacher Haas 6
  14. Robert Kubica Alfa Romeo Racing 3
  15. Nikita Mazepin Haas 1

Classifica costruttori

  1. McLaren 463
  2. Alpine 271
  3. AlphaTauri 232.5
  4. Aston Martin 213.5
  5. Alfa Romeo Racing 105
  6. Williams 84.5
  7. Haas 7

Classifica giri veloci

  1. Lando Norris McLaren 4
  2. Pierre Gasly AlphaTauri 3
  3. Sebastian Vettel Aston Martin 3
  4. Daniel Ricciardo McLaren 2
  5. Fernando Alonso Alpine 1

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