Che bello quando, dicendo Maxi Enduro, tutti capivano esattamente di cosa si stava parlando. Quando tutte queste motociclette potevano essere assimilate e ricondotte a un’idea precisa di motociclismo. Quello fatto di chilometraggi a tre zeri, di terreni incerti, di bagagli gonfi, di avventura, talvolta anche con la “A” maiuscola.Ora, il segmento si è talmente ramificato che ogni motocicletta fa praticamente categoria a sé. Sono diventate crossover, ciascuna con radici infilate più o meno profondamente in un terreno differente.
Così in Suzuki definiscono la nuova V-Strom 1050. A detta degli uomini marketing, la risposta a ogni esigenza. Se alla definizione avessero aggiunto anche “Urban”, i giapponesi avrebbero inventato la mitologica “moto totale”… Battute a parte, il suo DNA è percepibile al primo sguardo. Il design è infatti uno dei punti sui quali è stata posta maggiore attenzione e, come nelle intenzioni dei progettisti, bene esprime la funzionalità della motocicletta: l’avantreno e la ciclistica raccontano di sportività; manubrio, “becco”, pedane e materiali rimandano alla guida off-road; plexi, sella, maniglioni e attacchi per le borse laterali lasciano intendere che sia anche pronta per viaggiare.
CAMBIA POCO
A partire dal nome, che enfatizza la cilindrata over 1.000. Cilindrata che, in realtà, è 1.037 cc come sulla versione precedente, visto che la nuova V-Strom condivide con la vecchia sia motore sia ciclistica. Quindi V-Twin di 90°, telaio a doppio trave in alluminio, forcella USD con steli da 43 mm pluriregolabile, doppio disco da 310 mm con pinze ad attacco radiale, ruota da 19″, mono regolabile nel precarico e nella velocità del ritorno. Da notare che, nonostante la nuova omologazione Euro 5, invece di faticare a mantenere cavalli, ne guadagna qualcuno, toccando quota 107 cv. Il peso invece arriva a 247 kg in ordine di marcia.
CAMBIA TANTO
La nuova V-Strom 1050 è l’esempio a due ruote di specie che, per garantirsi la sopravvivenza, ha dovuto adattarsi all’ambiente. Un ambiente che esige canoni estetici e contenuti elettronici ben precisi. Ed è in questa direzione che Suzuki si è mossa… Se sotto il vestito è sempre lei, sono il nuovo abito a farla bella e la piattaforma inerziale a sei assi a farla elettronica. Ride by wire, cruise control, traction control, ABS cornering, mappe motore, ripartizione elettronica della frenata: finalmente la dotazione è all’altezza della concorrenza. Inoltre, a renderla una valida alternativa alle altre maxi enduro (continuo a chiamarle così, per semplicità) sono anche le luci full LED, la sella a due livelli regolabile in altezza, il plexi anch’esso regolabile, gli attacchi per le valigie laterali, la presa 12 V/USB, tanti accessori (anche le manopole riscaldate), i materiali e i dettagli.
DUE VERSIONI, UNA SCELTA
La nuova V-Strom 1050 è disponibile nella versione base e con allestimento XT. Proprio quest’ultima è quella assolutamente da preferire, sia perché è quella dotata della piattaforma inerziale, sia perché offre le colorazioni più belle, come la dakariana bianco/arancione e la classica “ufficiale” giallo Suzuki. Costano rispettivamente 12.890 euro e 14.590 euro.