L’analisi è ad ampio raggio. Si guarda a Est Europa, Asia e pure al Sud America. Generali Assicurazioni ha iniziato a scandagliare le opportunità sul mercato per far crescere i premi, pari oggi a 63 miliardi, ma soprattutto per far aumentare la produttività. «I prezzi per chi vuole comprare stanno iniziando a scendere», dice a MF-Milano Finanza il general manager di Assicurazioni Generali, Frédéric de Courtois.
ECCO GLI OBIETTIVI ESTERI DI ASSICURAZIONI GENERALI
La regole aurea che guiderà la strategia del gruppo per i prossimi anni è l’obiettivo di posizionarsi tra i primi tre, o al massimo tra i primi cinque assicuratori in ogni mercato e la liquidità a disposizione per accelerare lo sviluppo c’è. Il business plan 2019-2021 presentato a fine novembre dal group ceo, Philippe Donnet, prevede che la cassa disponibile sull’arco di piano sarà complessivamente di oltre 10 miliardi, provenienti sia da generazione operativa di cassa sia da dimissioni. Di questi 4,5-5 miliardi saranno distribuiti agli azionisti come dividendi, 1,5-2 miliardi andranno a ridurre il debito e il resto, 3-4 miliardi, serviranno proprio per la crescita.
TUTTI I DOSSIER ESTERI SUL TAVOLO DI ASSICURAZIONI GENERALI
Sul tavolo non c’è ancora un dossier, ma nessuna opzione è esclusa, spiega il manager che ha guidato in prima persona la riorganizzazione geografica del gruppo realizzata negli ultimi anni con l’uscita dai mercati con bassa redditività. Un’operazione che ha consentito di incassare più di 1,5 miliardi che possono ora essere reinvestiti sulla crescita nei mercati in cui il gruppo è già presente, ma anche in nuovi Paesi. «Se si presentasse l’occasione di entrare in un nuovo Paese posizionandoci fin da subito nei primi cinque grazie ad un’acquisizione importante la valuteremo», spiega De Courtois, «anche se le integrazioni di realtà più grandi sono in genere più complicate da realizzare».
FOCUS EST EUROPA
Tra i mercati in cui il gruppo vuole crescere ci sono di certo quelli dell’Est Europa, dove la compagnia ha già comprato di recente Adriatic Slovenica oltre a Concordia e Union Investment in Polonia. «Abbiamo la piattaforma distributiva più forte della regione e ci sono grandi potenziali di sviluppo», continua il general manager di Generali. Poi ci sono mercati, come l’Asia e l’Americana Latina, che secondo il piano messo al punto dal management vedranno gli utili crescere ad un ritmo medio del 20-25% nel prossimo triennio.
DOSSIER CINA PER GENERALI
In Cina, per esempio, grazie alla partnership con China National Petrolum Corporation, Generali è già oggi tra i primi cinque gruppi internazionali nel Vita. «Il piano prevede una crescita del numero degli agenti in Asia dell’80% in tre anni, dagli attuali 13 mila a circa 23 mila e la produttività, nello stesso arco temporale, crescerà del 50%», spiega De Courtois. La leva su cui la compagnia è intenzionata a spingere, un po’ in tutti i Paesi, è poi quella del B2B2C (acronimo di business to business to consumer), ovvero dei grandi accordi che consentono di raggiungere un’ampia platea di potenziali clienti.