Non siete stati puntuali a pagare il bollo auto? Niente paura, c’è una sentenza che fa per voi: la 20425/2017 della Cassazione, in cui si conferma che il bollo cade in prescrizione dopo 36 mesi, e non dopo 10 anni.
Ecco cosa cambia
Ma cerchiamo di capire perché: con la sentenza, la Cassazione ha esteso la tassa di circolazione al gruppo delle sezioni unite, come spiegato da Libero. Questa precisazione implica che va considerata illegittima una cartella di pagamento notificata dopo tre anni dal mancato saldo del bollo. Un esempio pratico, se non avete pagato il bollo che fa riferimento all’anno 2015, la prescrizione per voi scatterà il 31 dicembre 2018, calcolando 3 anni dal primo gennaio. Quindi, ogni cartella esattoriale ricevuta dopo tale data – appunto dopo 3 anni – sarà da considera fuori legge e impugnabile dinanzi alla Commissione Tributaria Provinciale entro 2 mesi dalla loro comunicazione.
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Ma attenti, quest’ultimo dettaglio non è da trascurare: infatti se non si fa ricorso entro i 60 giorni a cartella esattoriale diventa definitiva e quindi andrebbe pagata. Condizionale d’obbligo perché, come sottolinea Libero, la notifica di fatto interrompe la prescrizione di 36 mesi, allungando i termini ad altri 3 anni. Qui però ci si potrebbe trovare davanti un bivio: o non si riceveuna nuova lettera di sollecito al pagamento, fermo amministrativo o pignoramento della vettura da parte dell’Agente della riscossione, o la cartella esattoriale decade.
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