Tra quanti anni saremo in grado di salire su un’automobile che ci conduca senza guidatore a destinazione e vada silenziosamente a cercare parcheggio? La risposta sembra essere in ogni caso: molto prima di quanto avremmo mai pensato. In California 27 diverse aziende si sfidano per testare le nuove tecnologie, e Google accusa Uber di aver rubato segreti industriali.
I numeri dei test effettuati, con pochi incidenti su milioni di chilometri percorsi, ci dicono che la tecnologia appare sostanzialmente pronta. È allora tempo di guardare a un altro angolo della vicenda: le regole.
Oggi i sistemi sviluppati da Google sono già in grado di guidare su auto Fca, le elettriche Tesla di Elon Musk hanno nel software l’autopilota già pronto, Nissan ha portato negli scorsi giorni una flotta di Leaf autonome a girare per le strade di Londra. Ma tutto ciò non è sufficiente a vederle normalmente correre per le città, perché non sarebbe legale. Come ogni tecnologia dirompente, tocca in una certa misura a chi gestisce il bene pubblico, allo Stato, decidere che farne.
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L’ultima notizia arrivata dalla California spiega la velocità dell’accelerazione: entro fine anno chi sta facendo i test sulle auto senza guidatore potrà svolgere gli esperimenti senza l’obbligo di tenere a bordo un guidatore umano di sicurezza. Non serviranno più nemmeno i controlli manuali e dunque le auto potranno andare su strada senza volante e pedali.
La decisione della California è significativa perché la storia dello sviluppo delle tecnologie robotiche in ogni campo ha almeno due elementi ricorrenti. Il primo ha a che fare con la capacità di migliorare l’analisi e gli algoritmi con il tempo ed è in realtà il paradigma di quest’era di mezzo. La velocità di calcolo e la qualità di un sistema di intelligenza artificiale che capisca il comportamento di un’auto nella corsia di sorpasso non è incrementale, bensì è esponenziale. Ogni chilometro percorso in qualsiasi parte del mondo può arricchire una miniera preziosa di dati. Google parte da una posizione di leadership grazie alle mappe: ogni viaggio fatto con il navigatore di Google Maps può migliorare la loro tecnologia. Il secondo riguarda l’interazione tra robot e umano: i robot sono stupidi, ma non si stancano di apprendere anche dal minimo gesto umano, se questo è misurabile. Nei magazzini di Amazon i robot sono programmati per assecondare il ritmo di lavoro degli addetti. Dal lavoro con un umano un robot può imparare, ed eventualmente, un giorno, sostituirlo.
L’altra novità è che non sarà più necessario che ogni nuovo modello compia un test di un anno prima di essere venduto: così si accorcia ancora il tempo per la messa in moto delle auto senza pilota per il grande pubblico. Commentando le notizie americane il «Financial Times» scrive che la mossa può aprire al mercato delle auto senza guidatore già nel 2018.
Siamo pronti? L’effetto dirompente non è solo nella singola tecnologia. L’auto senza guidatore può ridisegnare le nostre città e secoli di abitudini: compreremo davvero un auto se non saremo noi a guidarla? Sarà più efficiente chiamarla via app e uscire di casa. Cambierà il modello economico dei costruttori. Manderemo in rovina meccanici e parcheggiatori, perché il concetto di parcheggio potrebbe cambiare diametralmente. Milioni di persone perderanno il lavoro: oggi guidare un tir o un’auto è tra i primi mestieri del maschio europeo o americano. Potrebbe perfino diventare illegale guidare un’auto perché quelle autonome saranno molto più sicure, e sicuramente avremo meno incidenti.
Siamo pronti? Il 44% dei cittadini europei si dice a disagio al pensiero di usare un veicolo autonomo. Lo stesso sondaggio spiega che i guidatori più sportivi pensano già di poter superare più facilmente le auto senza pilota. Ma la risposta deve arrivare prima da Palazzo: cosa pensa Donald Trump dell’auto senza pilota dopo aver puntato tutto sul mito della ripresa della manifattura Made in Usa? Proveremo ancora a fermare il futuro con un decreto? Che saprà fare l’Italia che non riesce nemmeno a trovare il coraggio di regolare Uber e i taxi? Il viaggio sta per iniziare.
FONTE: http://www.lastampa.it/2017/03/12/motori/tecnologia/la-tecnologia-per-lauto-senza-pilota-pronta-e-pu-arrivare-nel-ora-tocca-alle-regole-fqgOA5vrmaNhplxdMQIXMP/pagina.html