Ducati 851 Superleggera: un rendering nostalgico

Parlando di automobili, viene definito “restomod” quel tipo di restauro che prevede anche l’installazione, su un veicolo storico, di componentistica moderna per migliorarne le prestazioni. In pratica si prende qualche vecchia gloria e si monta tutta una serie di pezzi (impianto frenante, propulsore, accessori vari) che ne migliorino il comportamento dinamico o semplicemente la resa estetica.

La mania del vintage che in questi ultimi anni riscuote successi in campo motociclistico opera invece al contrario: si prende una base moderna (sia essa una recente superbike o una naked) e la si “veste” come le moto di un tempo, ottenendo così un mezzo dallo spiccato fascino vintage ma con l’affidabilità, le prestazioni e la sicurezza di una motocicletta moderna.

Anche le Case motociclistiche hanno iniziato a interessarsi a questa tipologia di mezzi, che prima erano appannaggio dei customizer e dei costruttori di special: è nato così il filone neo-vintage, a cui appartengono prodotti di successo come le Yamaha XSR 900 e 700, o le BMW della gamma NineT.

Non si è ancora vista però, almeno per quanto riguarda le Case ufficiali, una supersportiva con queste caratteristiche: gli “smanettoni” sono una categoria un po’ particolare, e prima di proporre una moto del genere è giusto, da un punto di vista commerciale, fare approfondite valutazioni.

Eppure… eppure, come sempre, c’è qualcuno che “ci prova” -almeno con la computer grafica- per vedere l’effetto che fa: ricordate la Ducati 851, la prima Superbike a quattro valvole per cilindro prodotta in serie dalla casa di Borgo Panigale?

Il propulsore Desmoquattro partì nel 1986: venne realizzato un bicilindrico a L con testata a 4V, che fu montato sul telaio di una 750 F1. La moto, battezzata 748 i.e diede il la all’epopea dei V2 bolognesi a 16 valvole che perdura ancora oggi con la 1299 Panigale. Dopo questo “esperimento” si passò alla produzione in serie con la mitica 851: aveva inizio l’avventura di Ducati nel Mondiale Superbike.

Nel 1988 la nuova moto progettata da Massimo Bordi fu portata al debutto in WSBK da Marco Lucchinelli, che riuscì a vincere a Donington Park e a Zeltweg: due anni più tardi, nel 1990, il francese Raymond Roche l’avrebbe portata sul tetto del Mondo, regalando alla casa bolognese il primo Titolo Iridato delle derivate di serie.

Dopo la 851 nacquero la 888, sua diretta evoluzione, e la leggendaria serie Tamburini (916-996-998); nel 2002 fu il turno della 999 sostituita qualche anno più tardi dalle 1098-1198. Fino ad arrivare, nel 2011, all’odierna Panigale: equipaggiata con il nuovo motore Superquadro, abbandonava per la prima volta il classico traliccio in tubi per un innovativo telaio monoscocca in lega d’alluminio (in magnesio sulla versione 1199 Superleggera).

Quale sarebbe il risultato se si decidesse di vestire una moderna 1199 Panigale Superleggera con le sovrastrutture di una Superbike d’annata, proprio la 851 di Roche? Quello che ci mostra Asphalt&Rubber, che ha pubblicato un render realizzato al computer in cui si vede proprio una… 851 Superleggera.

Fa un po’ strano vedere certe soluzioni tecniche (pinze radiali, scarico sotto-motore, telaio monoscocca) accoppiate a un look anni ’80-’90, ma è un mix che fa veramente battere il cuore, e non solo quello dei ducatisti!

E’ una cosa praticamente impossibile che accada, ma vi piacerebbe se Ducati decidesse di mettere in produzione una moto del genere, linee old school e tecnologia moderna?

FONTE: http://www.motoblog.it/post/852013/ducati-851-superleggera-un-rendering-nostalgico

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